martedì 14 aprile 2015

3) Le mani


All'indomani ripercorsi lo stesso tragitto sperando di rivederla, ma ciò non avvenne ed anche per altri due giorni, quando ormai avevo perso la speranza, eccola seduta allo stesso posto.
Un'emozione mai provata mi prese, arrivai affannato, lei mi sorrise invitandomi a sedere: "credevo di non rivederla più" -- "ho lavorato il pomeriggio in questi giorni" mi volle mettere al corrente: "piacere, mi chiamo Roberto, Roby per gli amici" dissi mentre allungavo la mano per stringere la sua, timorosa mi porse la sua, delicata dal tocco leggero, leggermente sudaticcia, che subito ritirò: "piacere Monica, ma tutti mi chiamano Mony".
Successe qualcosa di incredibile quando i nostri sguardi si incrociarono, vidi l'affanno che le aveva preso e un leggero rossore sulle splendide guance: "mi scusi per la mano sudata, succede quando sono emozionata" , mentre il rossore aumentava su quel volto angelico.
Si alzò di scatto: "mi scusi ma devo andare,arrivederci" disse mentre rimetteva in borsa il libro, non prima di aver segnato la pagina depositando un fiore tra le pagine.
La vidi allontanarsi con passo deciso, era un sogno che si allontanava da me, feci fatica a riprendermi, cosa mi stava succedendo, con tutte le donne che ho avuto, cosa aveva questa di particolare da colpirmi in questo modo?


_Continua

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